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Fabio Mosti
Sibani Dane

Passeggiata al chiaro di luna

14 maggio 2014 (autore: Luciano)

Alberto mi telefona di prima mattina per confermarmi che la “Passeggiata al Chiaro di Luna” si farà e che la partenza è prevista alle 19, 19 e 15 massimo.
Arrivo un po’ prima al maneggio, i cavalli sono ancora da pulire e vengo (felicemente) coinvolto insieme ad altri a trattare con brusca e striglia i nostri amici equini.
Comincio con il mio preferito Guilcer, per passare ad Ambra mentre Claudio si occupa di Magda e Alice di Sitot. Oltre a Cinzia su Carmen e Alberto su Ambra, partecipano Claudio su Sitot, la giovanissima Erika su Rodrigo, Francesco su Magda, Beatrice su Morgana, Alice su Ulisse ed infine io su Guilcer Iniziamo quindi a sellare, ed infine a mettere le redini mentre i cavalli finiscono di mangiare. Mettere i finimenti mentre hanno il fieno davanti non è così semplice, ma ci riusciamo. In sella, quindi in maneggio a rifinire i dettagli (lunghezza staffe, stringere la sella) e ad iniziare a muovere i cavalli.

cavalcata chiaro di luna

la partenza

cavalcata chiaro di luna

nel bosco

Si parte. La serata è tersa, tanto da farci vedere tutta la pianura padana, da farci distinguere nettamente i Colli Euganei e, forse con un po’ di fantasia, anche le Prealpi. Il cielo è comunque occupato a Nord da nuvoloni neri, cumuli spessi che rilasciano forti scrosci d’acqua in lontananza, mentre ad Ovest vediamo nubi più sottili, intervallate da qualche cumulo-nembo a forma di fungo, colorate dalle splendide luci del sole che inizia a tramontare.
In fila indiana, non troppo regolare dato che Morgana ha il suo passo non certo frettoloso, ci infiliamo nel bosco. Il fondo è ancora umido e nei pezzi più ripidi della discesa i cavalli sono ben guardinghi nel cercare gli appoggi giusti senza scivolare. In fondo alla valle fiancheggiamo il Reno, sempre nel bosco; i colori ed i profumi della primavera ormai inoltrata ci regalano sensazioni che le strade della città ci avevano fatto un po’ dimenticare, e proprio per questo le apprezziamo con la soddisfazione di una voglia quasi interiore, di un desiderio non sempre conscio.

Ad un certo punto lasciamo la sponda del fiume, dopo una sosta nella quale le macchine fotografiche e gli smart-phones occupano la mano dei cavalieri per immortalare le immagini ed i colori di un tramonto sempre più bello, con il cielo colorato da mille sfumature di rosso e di rosa, intervallato dal grigio delle nuvole ancora presenti. Imbocchiamo una strada sterrata, sinuosa ed in leggera salita, per me ed alcuni di noi già teatro anni fa di una meravigliosa galoppata dicembrina, sulla neve. Anche questa volta, dopo un breve trotto, chiediamo ai cavalli un buon galoppo ed è semplicemente meraviglioso sentire il vento, ascoltare il ritmo degli zoccoli, il respiro dell’animale che si fa via via più frequente, tutto questo nei profumi e nei colori di una magnifica serata. Radunatici dove questo sterrato finisce, subito i nostri amici si mettono a brucare l’abbondante erba ai lati della strada, mentre Cinzia si assicura che tutto sia a posto ed ognuno fa i suoi commenti sulla gustosa galoppata.

cavalcata chiaro di luna

il tramonto

cavalcata chiaro di luna

sul prato

Riprendiamo quindi al passo sui prati che costeggiano una strada asfaltata e dopo qualche centinaio di metri, mentre il buio prende sopravvento, Alberto e Cinzia ci indicano di scendere di sella, allentarla, sollevare le staffe, mettere la longhina e liberare i cavalli dalle redini. In effetti la destinazione per la cena è una sorpresa, dopo pochi passi a piedi con i nostri amici al seguito arriviamo davanti ad un cancello dove Silvia e suo figlio Tommy ci accolgono: all’interno una bella casa di due piani e una stalla davvero ampia, fronteggiata da un capannone pieno di rotoballe e macchine agricole.
Leghiamo i cavalli in un ampio corridoio che fiancheggia la stalla, troviamo una carriola e recuperiamo un po’ di fieno che cerchiamo di distribuire equamente ai nostri amici equini. Qualche preferenza c’è sempre, ed è parte del gioco.

La cena viene consumata in una stanza con camino, i tavoli sono coperti di tovaglie colorate, il cibo è ottimo ed il vino non manca. La serata è allegra, serena. In queste situazione è facile far accantonare alla nostra mente i problemi quotidiani e lasciare spazio alle risate ed a pensieri meno impegnativi. La difficoltà è, e siamo arrivati alle 22 e 45, risalire a cavallo con la pancia piena, ovviamente dopo aver stretto le selle e rimesse le redini. Il movimento è – diciamo così – più pesante!

cavalcata chiaro di luna

la cena

cavalcata chiaro di luna

la luna piena

La luna c’è! Piena e già alta, appena velata da nubi sottili. Sono i nostri occhi ad avere necessità di qualche minuto per abituarsi a questa luce tenue e soffusa. Partiamo, ci infiliamo in un breve tratto di bosco dove il buio prevale, i cavalli devono superare un paio di fossati con un po’ di acqua, sono guardinghi ed hanno bisogno di un po’ di incoraggiamento da parte dei cavalieri. Ce la fanno tutti, ovviamente! Sbuchiamo quindi su una cavedagna a cielo aperto, la luna a questo punto illumina bene il suo tracciato in leggera salita, e di nuovo partiamo ad un galoppo ritmato e più lento, molto gradevole per noi e meno faticoso per i cavalli. Raggiungiamo uno stagno di discrete dimensioni, la luna si riflette sull’acqua ed il nostro rumore zittisce quasi tutte le rane che popolano le sponde. Ne percorriamo tutto il perimetro, e quando ci fermiamo per scattare le foto i cavalli brucano felici l’abbondante erba e le rane iniziano un concerto dal volume incredibilmente alto e divertente. Riprendiamo di buon passo, la salita diventa più ripida ma i quadrupedi non vanno in affanno, certamente sanno che stanno tornando a casa!

La luna si è alzata ancora e la sua luce è più brillante
Attraversiamo ampi prati nell’erba alta e ammiriamo il paesaggio, reso inconsueto dai colori tenui e pastellati, davvero meraviglioso. L’ultimo tratto lo percorriamo nella boscaglia che circonda il parco Cavaioni, fidandoci di quel che riescono a vedere i cavalli e schivando i numerosi rami ad altezza del nostro viso. E’ quasi mezzanotte quando arriviamo, disselliamo i nostri amici a quattro lunghe zampe, liberandoli dai finimenti e portandoli alle proprie poste, dove un buon mucchio di fieno li attende. Ancora quattro chiacchiere, guardando i risultati delle foto scattate durante il giro, prima di andare a casa, dove ognuno prenderà sonno ancora rivivendo i magici momenti appena vissuti. E sarà un sonno più rilassato del solito.

cavalcata chiaro di luna

il rientro