il mio primo trekking a cavallo e, quindi, sono particolarmente emozionata e molto curiosa. |
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Ci fermiamo per una sosta "tecnica" e dal bosco arrivano strani rumori che assomigliano a cigolii di
porte: ci domandiamo cosa possano essere, secondo alcuni i rami mossi dal vento, per altri il cinguettio di uccelli non meglio identificati. |
C'è un bel sole e verrebbe voglia di sdraiarsi sul prato e goderselo tutto, ma l'appetito si fa sentire e quindi preferiamo
"buttarci" direttamente sul buffet! |
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Arriviamo a destinazione: siamo ai Balzi di Scascoli e veniamo accolti dagli amici del maneggio dove passeremo la notte. |
Dopo una bella cena annaffiata da del buon vino e una bella dormita, domenica mattina si riparte. |
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Quando torniamo a prendere i cavalli, ancora Sitot è il protagonista di un'impresa che ha dell'incredibile. |
Ci stiamo avvicinando a casa, un ultimo passaggio impegnativo crea un attimo di "suspence" quando a causa di un albero caduto sul sentiero siamo costretti a fare una piccola deviazione: dobbiamo "arrampicarci" su per una salita, breve ma molto ripida. |
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Cinzia ci suggerisce di lasciar fare ai cavalli. Tutti riescono a superare l'ostacolo, tranne Ginko, che dopo i primi metri comincia a scivolare indietro e alla fine si adagia su un fianco. Il cavaliere, praticamente in piedi per terra, smonta velocemente, ma Ginko tarda a rialzarsi. In realtà non si è fatto nulla, solamente si è demoralizzato e non vuole rialzarsi: due sonore "sculacciate" gli risollevano il morale e finalmente riesce a fare la salita! Dopo si merita anche due carezze di conforto! |
Ormai siamo vicini a Parco Cavaioni, attraversiamo i Prati di Mugnano, e la gente che ci incrocia (soprattutto i bambini)
ci guarda incuriosita. |
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