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Fabio Mosti
Sibani Dane

Trekking a Red Rose Ranch

4 e 5 ottobre 2008 ( autrice: Silvia )

il mio primo trekking a cavallo e, quindi, sono particolarmente emozionata e molto curiosa.
Sabato mattina, si parte. L'aria è frizzante quanto basta e la giornata si preannuncia tersa e soleggiata.
Subito ci immergiamo nei profumi e nei colori dell'autunno, le foglie sono già tutte colorate e lo spettacolo è davvero stupendo.
Stiamo procedendo al passo e assieme a Cinzia mi volto un attimo per guardare l'allegra truppa e... bellissima, vediamo una pioggia di foglie gialle che incornicia i cavalli e cavalieri che avanzano!

guado sul fiume reno

guado sul fiume Reno

Monte Adone

Monte Adone

Ci fermiamo per una sosta "tecnica" e dal bosco arrivano strani rumori che assomigliano a cigolii di porte: ci domandiamo cosa possano essere, secondo alcuni i rami mossi dal vento, per altri il cinguettio di uccelli non meglio identificati.
Per pranzo ci fermiamo in una trattoria vicino a Brento: mentre gli altri avventori parcheggiano le auto nel piazzale, noi bel belli "parcheggiamo" i nostri cavalli in un grande prato lì di fianco!

C'è un bel sole e verrebbe voglia di sdraiarsi sul prato e goderselo tutto, ma l'appetito si fa sentire e quindi preferiamo "buttarci" direttamente sul buffet!
Nel tardo pomeriggio, tra una trottata e una galoppata, avvistiamo persino una tigre: sì, proprio una tigre, che dal recinto in cui vive ci guarda un pò annoiata.

verso Sascoli

verso Scascoli

Balzi di Sascoli

verso Scascoli

Arriviamo a destinazione: siamo ai Balzi di Scascoli e veniamo accolti dagli amici del maneggio dove passeremo la notte.
Prima di riposarci, dobbiamo sistemare i nostri infaticabili cavalli per la notte. Ognuno di loro viene coperto (la notte si preannuncia freschina!!) e sfamato. Sitot non pare gradire molto la presenza, nel box accanto, dello stallone che da quando lo a sentito non si dà pace e va su e giù per il box. Sitot invece si è letteralmente "appiattito" contro la parete del suo box più lontana da quello dello stallone e pare voglia farsi piccolo piccolo (e non gli riesce molto facilmente, viste le dimensioni di tutto rispetto, chi l'ha montato lo sa!).
Le acque si calmano quando la "padrona di casa", si avvicina dolcemente ma con fermezza allo stallone e, facendogli sporgere il muso dalla porta gli fa vedere Sitot lì di fianco: pochi istanti e incredibilmente si calma (veramente Sitot resta nella sua posizione di sicurezza ancora per un po'!).

Dopo una bella cena annaffiata da del buon vino e una bella dormita, domenica mattina si riparte.
Attraversiamo un bosco "incantato" di castagni: ci passiamo con calma, perchè il terreno è un po' impervio e in discesa, ma la luce e i colori sono meravigliosi.
Mi sta venendo il dubbio che questi trekking siano in realtà una buona scusa per fare delle gran mangiate (e bevute!). A mezzogiorno, infatti, ci fermiamo in un'azienda agricola che profuma di lavanda e diamo una mangiata esagerata!

colli passeggiate cavalli
bosco di Sascoli

sentiero nel bosco di Scascoli

Quando torniamo a prendere i cavalli, ancora Sitot è il protagonista di un'impresa che ha dell'incredibile.
Lo avevamo lasciato, come tutti gli altri cavalli, legato ad un albero, sellato anche se con la sella allentata. Al nostro ritorno, la sella (allacciata) era per terra e lui, ancora regolarmente legato, stava tranquillamente mangiando il suo fieno: un'impresa degna di Houdini!!

Ci stiamo avvicinando a casa, un ultimo passaggio impegnativo crea un attimo di "suspence" quando a causa di un albero caduto sul sentiero siamo costretti a fare una piccola deviazione: dobbiamo "arrampicarci" su per una salita, breve ma molto ripida.

Castagneto di Sascoli

castagneto di Scascoli

i cavalli guidano il gruppo

Cinzia ci suggerisce di lasciar fare ai cavalli. Tutti riescono a superare l'ostacolo, tranne Ginko, che dopo i primi metri comincia a scivolare indietro e alla fine si adagia su un fianco. Il cavaliere, praticamente in piedi per terra, smonta velocemente, ma Ginko tarda a rialzarsi. In realtà non si è fatto nulla, solamente si è demoralizzato e non vuole rialzarsi: due sonore "sculacciate" gli risollevano il morale e finalmente riesce a fare la salita! Dopo si merita anche due carezze di conforto!

Ormai siamo vicini a Parco Cavaioni, attraversiamo i Prati di Mugnano, e la gente che ci incrocia (soprattutto i bambini) ci guarda incuriosita.
E' fatta!! Siamo arrivati!
Smontiamo, magari un po' indolenziti, ma contenti: è stato un week end di fuga dalla città davvero emozionante, rilassante e divertente!
A quando il prossimo??!!??

al galoppo verso casa

l'ultima galoppata verso casa

foto di gruppo passeggiata red rose ranch